Molti di voi penseranno che sono impazzita….forse un pochino si….ma desidero elogiare Ennio (del corso di Roma).
Durante il viaggio in Terra Santa si è perlato in lungo e in largo di questa famosa prelibatezza culinaria che è Cacio e Pepe….tanto da farci venire l’acquolina in bocca mentre viaggiavamo.
Così questo week-end mi sono recata a Roma e non ho saputo resistere….ospitata in casa di Susanna e figlie (che ringrazio ancora con tanto affetto per la loro ospitalità) avevo tanta voglia di risedermi a tavola con Ennio ed Eliana….e Ennio, con il suo grande cuore, si è offerto di cucinare il famosissimo piatto di pasta a casa di Susanna.
E’ arrivato con una bella busta piena. Si è messo in cucina e dopo 15 min. presenta il piatto sul tavolo….una bontà semplice semplice da cucinare….ed ora mi sento veramente pronta a condividere con voi la sua ricetta….(che è da eseguire alla lettera mi raccomando).
Ricetta per 4 persone
Ingredienti
Un bel pezzo di Pecorino ROMANO….e nota bene ROMANO non Sardo o di altro tipo perché quello Romano è per grattugiare e gli altri da mangiare a pezzi.
Pepe nero…(non rosso o bianco) NERO
Acqua
Preparazione
Mettere a bollire l’acqua per la pasta.
In una ciotola separata grattugiare un po’ di pecorino romano e mescolare con il pepe.
Quando l’acqua bolle buttare la pasta.
Prendere un po’ dell’acqua della pasta e mischiarla assieme al pecorino grattugiato e al pepe fino ad ottenere un salsina non troppo densa e non troppo liquefatta. Far sciogliere bene il formaggio.
Scolare la pasta al dente e aggiungere la salsa…mescolare bene in modo che il formaggio fuso possa essere ben amalgamato con la pasta.
Ricetta per più di 4 persone
Mettere a bollire l’acqua per la pasta.
In una ciotola separata grattugiare un po’ di pecorino romano e mescolare con il pepe.
Quando l’acqua bolle buttare la pasta.
Prendere un po’ dell’acqua della pasta e mischiarla assieme al pecorino grattugiato e al pepe fino ad ottenere un salsina non troppo densa e non troppo liquefatta.
Scolare la pasta…mettere un po’ di pasta di una ciotola e iniziare a mettere un po’ di salsa e mescolare bene bene…aggiungere il resto della pasta e il resto della salsa e mescolare bene.
Questa operazione di mischiare la pasta poco alla volte è molto importante poiché permette alla salsa di potersi amalgamare con tutta la pasta e non solo in superficie.
Buon appetito.
Lascio ora il compito di raccontare a Cristina Novali come si pulisce poi la ciotola che conteneva la prelibatezza….eh già perché se volete finire in gioia la vostra serata ci vogliono anche dei consigli su come lavare la ciotola! Altrimenti potrebbe passarvi la voglia di farla un’altra volta!
Questa bella salsina tanto squisita di cacio, pepe ed acqua forma infatti dei bei grumetti appiccicosi che adornano tutta la ciotola e che sembrano ad essa tanto affezionati, nonché alla spugnetta con cui li lavate…insomma prevedete anche il tempo e la pazienza per la pulizia della pentola 😉
Ma Gianpasqua, forte dell’esperienza svizzera della fonduta al formaggio, mi ha passato una chicca per evitare ogni fatica: mettete la ciotola a bagno nell’acqua fredda per tutta la notte e pare che al mattino succede il miracolo, tutto si stacca con gran facilità e la pulizia è facile e veloce
Da provare!
Ringraziamo di cuore Ennio per aver cucinato con tanto amore…lo invito ufficialmente a casa mia (con Eliana ovviamente) per fargli provare…….la cioccolata Svizzera 🙂
Buon appetito a tutti
Cara Gianna, finalmente hai potuto apprezzare un pezzetto della nostra cucina e dico Grazie Ennio! la ricetta è proprio così! in quanto alla ciotola….bè è d’obbligo la “scarpetta”! Vero Ennio?
un bacio a tutti ,