Per iscriversi, rivolgersi a Francesco Bardelli f.bardelli@gmail.com 0041917301551

Il viaggio sulle orme di Gesù nel Kasmir sta prendendo forma. Grazie all’iniziativa di Francesco Bardelli (Gruppo avanzato Nord Italia), stiamo organizzando un viaggio sulle orme del Cristo quando soggiornò in Kashmir prima e dopo la crocifissione.
Questa idea folle è nata intorno a un tavolo a casa di Francesco e Sheila con diverse persone del gruppo Svizzero delle terapie.
Perché non andare sull’Himalaya, nei posti stessi dove Cristo è andato prima e dopo la Palestina ? Perché non andare in certi monasteri remoti che sono rimasti intatti in questo “piccolo Tibet” che è il Ladakh ? Questa regione è rimasta protetta dall’invasione cinese del 1956 proprio perché era stata invasa dagli inglesi durante la colonizzazione e quindi è diventato indiano. Fa oggi parte integrante dell’India pur mantenendo un modo di vita e una tradizione tibetana molto visibile.
Kalhana il grande storico del Kashmir nel XII sec. scrive nel suo Cronica dei Re che “non c’è un pezzo di terra, della dimensione di un seme di senape che non sia una porta sacra in Kashmir”.

Prima di tutto si tratta di regioni remote quindi viaggeremo in condizioni “indiane”. Ci sarà forse la necessità di dormire con condizioni d’igiene scarse. Saranno quelle che incontreremo… Su certi pezzi del percorso, non ci sono le strade, perciò ci sarà da camminare a una quota che può arrivare fino a 4000 metri. Anche se non si tratta di un viaggio fisico, per persone allenate, non bisogna avere paura di camminare.
Sabato 28 luglio
Ritrovo a New Delhi in un Albergo da comunicare vicino al aeroporto come l’Hotel Airport residency o simile (la maggior pare degli aerei provenienti dall’Europa arrivano a tarda notte)
Domenica 29 luglio
Mattina, transfert in aeroporto e partenza per Srinagar.
Srinagar si trova a 1’800 metri sul livello del mare ed è un paesaggio come quello di Lugano in Svizzera. Il nome della città viene da Sri : venerabile e nagar : città in sanskrito. Faremo un giro su una barca decorata chiamata Shikara sul lago Dal per acclimatarsi meglio all’altitudine (1300m) e al clima.
Srinagar è una città musulmana con bellissimi monumenti che risalgono a gli Imperatori Mogol. Le due moschee di Srinagar : Jamai e Shahi Hamdan e i bellissimi giardini Shalimar sono assolutamente da vedere.
Cercheremo di dormire su una house boat ovvero “casa battello” sul lago Dal.
Lunedì 30 luglio
Inoltre c’è il Roza Bal Shrine in Khanyar District. Tomba del profeta Yuz Asaf. I musulmani del Kashmir ritengono che sia la tomba del profeta Issa, ossia lo stesso Gesù. Se é possibile ci sarà un incontro con il Prof. Dr. Haji Fida Hassnain, mistico sufi, autore del famoso libro “Sulle tracce di Gesù l’Esseno”. Ha 85 anni portati molto bene ed è in gamba. È grazie a Farooq A. Kotroo che speriamo di riuscire a visitare questi luoghi ed avere un incontro con il Prof. Hassnain. L’ingresso della tomba è solitamente vietato ai turisti.
Secondo il prof. Hassnain Gesù ha fatto un primo viaggio in India prima della sua vita pubblica e dopo la crocifissione ci è tornato. Dice che ha avuto da Maria Maddalena 3 figli che poi sono stati dei nobili in Francia, Inghilterra e Scozia. In Kashmir ha sposato una donna di nome Marjan ed ha avuto un figlio di nome Eli-Kin. Nell’agosto 2008 stava per pubblicare un libro su Gesù e Marjan. Per il professore Gesù è il principe della pace. Nessun popolo né religione può accaparrarsi la sua immagine. Gesù è di tutti i popoli e religioni e tutti aspettano lui affinchè regni la pace.
Qualche riferimento :
Farooq Kotroo. cell. 0091 9906528181 – 9419018846. Ai due cellulari risponde
Dr. Fida M. Hassnain : 32 Dastgir Villa. Umar Enclave – Parray Pora Baghat, Airport Road – P.O. Sanat Nagar, Srinagar – 190 005 – Kashmir, India
fidahassnain@myasa.net Res. 0194-2430423 – Mobile. 9906546039

Visita del villaggio di Harwan (in sanscrito Sadarhadvana o “foresta dei sei santi”) a 12 km al nord-est de Srinagar dove visse il famoso maestro buddista Nagarjuna (1 secolo) contemporaneo di Gesù. E’ lî che fu organizzato il raduno del quarto concilio buddista. In un luogo conosciuto come Chand Pora, c’è una piccola sorgente miracolosa venerata dai tempi antichi associata con Mata Bhuvaneshwari, chè é la raffigurazione della Shakti eterna (energia divina femminile). Il tempio a sè stante poteva accogliere 200 peregrini.

Notte nel House boat a Srinagar.
Martedì 31 luglio
Visita di Yusmarg (Handwara)
“E facemmo un segno del figlio di Maria e di sua madre. Demmo loro rifugio in un luogo alto, in una valle verde con molte sorgente e ben irrigata” Corano 23:50
A 47 km da Srinagar (più o meno due ore di viaggio), saremo rapidamente ricompensati dalla veduta. Da questa valle si possono vedere alcuni dei picchi più alti della catena montuosa della zona : Tatta kutti (4725mts), Romesh Thong (5000mts), Sunset peak (4750mts) da qui scende il tumultuoso torrente Doodh ganga. Ci sono molte sorgenti che alimentano il Doodh ganga. Si pensa che Gesù predico in questa valle durante il suo viaggio verso il Kashmir. Il prato si chiama Yusmarg da “Yus” che è la contrazione di Youza (Gesù in Sanscrito) e marg che significa prato.
Yusmarg : “Il prato di Gesù”
In questo luogo vive una tribù musulmana chiamata Yudu che si identifica come discendente della tribù di Giuda (Israelita). C’è ne sono soprattutto nel villaggio di Gutlibagh, vicino a Gandarbal. Si fanno chiamare B’nei Israel, (“Figli di Israel”). Molti Kashmiri affermano che questo è il nome con cui venivano chiamati nel passato. Il cognome Israel è comune tra i Kashmiri e non lo è assolutamente tra i musulmani.

Ci sono autori storici che attestano la presenza di Israeliti in Ladakh. Il prete Kitro, per esempio, afferma che i Kashmiri sono discendenti di antichi Israeliti nella sua “‘Storia Generale dell’Impero Mogol”. Mostrat, un altro prete, ma del secolo XV contemporaneo di Vasco de Gama, afferma che “tutti gli abitanti di questa regione che hanno vissuto qui da tempi antichi possono fare risalire la loro razza e le loro tradizioni agli antichi Israeliti. Il loro modo di vestire, la loro fisionomia, il modo di gestire gli affari, tutti mostrano che sono simili agli antichi Israeliti”. El Bironi, uno storico arabo del dodicesimo secolo scrive di loro : ‘Nel passato, il permesso di entrare in Kashmir era dato solo agli ebrei”
Anche se molti di loro sono emigrati in Israele, rimane tuttora una comunità di Yudu che vive ancora li. Anche se nulla le distingue degli altri abitanti del Ladakh, osservano ancora certe tradizioni ebraiche. Per chi desidera saperne di più, consiglio di leggere questo articolo https://www.jewishencyclopedia.com/articles/2944-beni-israel
Nel prato di Yusmarg, andremo poi a vedere gli alberi sacri dove il Maestro insegnava a coloro che lo seguivano. Tra le molte sorgenti andremo alla sorgente curativa chiamata Khag. Vicino a Yusmarg c’è un santuario dedicato al grande sufi Sheikh Noor-ud-din che ha rinunciato al mondo all’età di 12 anni per dedicarsi alla ricerca di Dio. Nato nel 1378 AD ha scritto questi versi sublimi :
“Non andare dal prete, dallo sheikh o dal religioso,
Non chiuderti nella moschea o nella foresta
Entra dentro il tuo corpo con l’aiuto del respiro
ed troverai la comunione con Dio”
Notte a Srinagar.
La prima fermata sarà alla gigantesca statua di Buddha del VIII° secolo che misura 9 metri di altezza e rappresenta il Maitreya Buddha (il prossimo Buddha che deve ancora venire). E’ scolpita nella roccia vicino al villaggio di Mulbeck.
A partire da qui entriamo nella zona Buddhista del Ladakh che è cosi ricca di monasteri. Questa mappa mette in evidenza i diversi monasteri della regione.
Andremo anche a visitare il doppio monastero di Mulbekh che si trova a 1 km dalla statua. Questi monasteri si trovano su un strapiombo a 200 m sopra la strada.

Mappa dei monasteri del Ladakh Spettacolare veduta del monastero di Mulbekh
Poi saliremo la valle seguendo il fiume Shindu fino al più vecchio monastero del Ladakh : Lamayuru/ Yung-Drung (127 km di Leh) fondato dal Mahasiddha Naropa nel XI° secolo.
Da li andremo al monastero di Wanla che dipende dal monastero di Lamayuru. E un monastero molto antico.E piccolo ma dentro c’è una statua di Avalokitesvara di tre piani. Avalokitesvara, il Buddha della compassione, e rappresentato con 11 teste (Chuchigzhel)
Proseguiremo verso il monastero di Temisgam/Tikmozgang a 95km ovest di Leh era l’antica capitale del Ladakh. Sono i Tibetani ad averla costruita quando il Tibet appoggio’ il Ladakh contro le truppe del Baltistan. Oggi il villaggio ha solo 1300 anime e il monastero è gestito da un solo monaco..
Visiteremo anche l’antico palazzo Shey dei regnanti del XI° secolo e il convento di suore che si trova nelle vicinanze.
Contact info: Dr. Tashi Thinkis, Mobile: 09906986655 ladakhvipassana@yahoo.co.in
Dormiremo nella città di Alchi.
Venerdì 3 agosto

Monastero di Alchi, Ladakh
Dopo qualche ora di bus si arriva nella parte bassa del Ladakh. Li, si fà la visita del monastero di Alchy (67 km ad ovest di Leh) che risale al VI secolo. Questo monastero, o gompain tibetano, è piccolo nelle sue dimensioni ma é un vero gioiello.
Vicino, troveremo le rovine del templo di Maitreya in Basgo.
“Templo di matreya in Basgo
Finiremo con il monastero di Likir (62 km a ovest de Leh) fondato da Dje Tsonkhapa in 1065. Likir si chiama cosi perché è circondato da due naga ( serpenti sacri). Oggi vivono li 120 monaci buddhisti.

Monastero dei due naga a Likir

I Naga sono degli esseri metà serpenti, metà umani che sono invisibili al occhio nudo e che aiutano gli uomini nella loro ricerca verso Dio.
Dormiremo a Leh, la capitale attuale del Ladakh.
Sabato 4 agosto
Visita dalla vecchia città di Leh (altitudine 3 600m), capitale odierna del Ladakh, del suo Shanti Stupa e del suo tempio rosso. Lo stupa è dedicato alla pace nel mondo che è uno dei principali messaggi del Buddha Maitreya. Mezza giornata di riposo e di integrazione.
Notte a Leh.
Domenica 5 agosto
Visiteremo qualcuni dei monasteri più noti dell’alta valle dell’Indus.
Poi visiteremo il monastero di Shey, Tikse e di Stok dove cercheremo di incontrare Lamas e monaci che ci parleranno.
Il monastero di Shey con il suo palazzo accanto era l’antica capitale d’estate del Ladakh.
Palazzo di SheyCon i suoi 80 monaci, il monastero Gelugpa di Tikse (3600m) a 19 km est di Leh è il più bello del Ladakh. Viene chiamato il “piccolo Potala” in riferimento al palazzo del Dalaï Lama in Lhasa, capitale del Tibet. Questo monastero è conosciuto per la sua statua di Maitreya installata per commemorare la visita del Dalai Lama in 1970. Fa 15 metri di altezza (due piani del monastero). Il monastero è stato fondato nel 1430 AD.
Notte in Leh.
Lunedì 6 agosto
Gli oracoli fanno parte integrante del Buddhismo tibetano. Sono esorcisti, guaritori e guide spirituali. Questi circa 200 oracoli del Ladakh vengono chiamati donne o uomini santi. Lha-mo o Lha-pa in tibetano (Lha = santo, mo = donna, pa = uomo in tibetano). Secondo la tradizione, gli oracoli devono essere approvati da un lama. Poi comincia un allenamento di tre a sei anni sotto la direzione di un oracolo più anziano. Durante questo tempo, gli apprendisti devono leggere le sacre scritture buddhiste, imparare la meditazione e l’arte di essere canale. Quando curano malattie spesso cadono in trance e “succhiano” il male per farlo poi cadere sotto forma di saliva densa o di catrame in una ciotola. La più conosciuta di loro è Ayu Lha-mo (Sonam Zangmo) del villaggio di Sabu che cura diverse malattie e risponde alle domande in uno stato di trans. Ha quasi novent’anni di età e ha una figlia chiamata Tsering Spaltse. La sua forza discende direttamente dalla Grande Madre Kali. Il suo lignaggio è antico e risale a più di quaranta generazioni. Purtroppo, non sempre si concede alla curiosità dei turisti (“Injies”). Ecco perché cerchiamo di contattarla. Se non riusciamo proveremo a trovare Tsewang Dolma Agupa, una sessantenne a Zangsti, quartiere di Leh. Il dio che la pervade nella trance è Manla Gyampo, una divinità dai particolari poteri taumaturgici. Prepariamoci, ci sarà solo una domanda a testa. Se vuoi saperne di più, ecco una video su come lavorano gli oracoli. Clicca qui
Poi andiamo ad incontrare nei villagi Drogpa ad ovest di Leh una popolazione rimasta dimenticata nel tempo. Si tratta dei Dards che seguono la antica religione animica che sicuramente era dominante nei tempi di Gesù.
Notte a Leh.
Martedì 7 agosto
Andremo a visitare il più grande monastero del Ladakh : Hemis. Situato a 47 km al sud di Leh é li che è stato scoperto un antico testo biografico sulla vità di Gesù. Questi testi sono stati riscoperti nel 1894 da Nicolas Notovitch che ha pubblicato i suoi appunti in un suo libro intitolato “la vita nascosta di Cristo”. In seguito diversi viaggiatori hanno potuto confermare la loro esistenza. E’ un monastero che ha lasciato una forte impressione su chi l’ha visitato. Sopra al monastero si trova la piccola grotta dove meditava il suo fondatore Gyalwa Kotsang.
In questo monastero si pensa inoltre che vi abbia vissuto anche il maestro Djwal Kuhl, l’insegnante di Alice Bayley e di Blavatsky.
Andremo infine a visitare le grotte che si trovano sopra il monastero a più o meno un’ora e mezza di distanza e di camminata in salita.
Mercoledì 8 agosto
In Leh, il Astro Medical Center è molto rinomato per il suo uso della medicina tradizionale tibetana che incorpora elementi della religione sciamanica precedente al Buddhismo che si chiama Bön-po.
Giovedì 9 agosto
Giornata di riposo e di integrazione di tutte le cose che avremo vissuto. Visita del mercato di Leh per portare i ricordi e dire arrivederci a questa bella terra.
Notte a Leh.
Venerdì 10 agosto
Nella prima mattinata volo verso Delhi, o in caso il nostro volo venga cancellato per mal tempo, passeremo la giornata intorno a Leh.
A Delhi visitaremo il famoso Forte Rosso di stile Mogol, la moschea Jama Masjid e finire con il Chandy Chok bazar dove uno può trovare di tutto per portare ricordi a casa.
Notte a Delhi
Sabato 11 agosto
Volo di ritorno per l’Europa o il Canada.
Meraviglioso, affascinante, intrigante! ci sto pensando
maria teresa
Anch’io ci sto davvero pensando? Avete pensato ad un preventivo?
“Anch’io ci sto davvero pensando” era senza il punto interrogativo… semmai con l’esclamativo!