Ciao Paolo,
oggi voglio rispondere con questo mezzo alle tue mail, perché ti sento come parte inscindibile di questa strana famiglia che abbiamo frequentato per un po’ di tempo.
Rileggo le cose che mi hai scritto in questi anni e non riesco a resistere alla tentazione di scegliere alcune frasi che mi parlano di te e del tuo modo di essere assolutamente unico e irripetibile.
Trovo il tuo bisogno di essere vero:
“… anzichè a parole voglio incarnare di fatto un bisogno dell’anima
di so-stare,
di riflettere sulle esperienze fatte, di lavorare sull’ascolto interiore e poi…..”
trovo la tua voglia instancabile di studiare e sperimentare sempre le novità:
“… ho sentito una voglia dentro di qualcosa di nuovo
che mi avrebbe impegnato nella ricerca e nello studio ….”
sempre alla ricerca delle risorse inesauribili del corpo e dell’anima, e nessuno più di te ha saputo osare con il Suono:
“… La Vita ha voluto, come sai , che io facessi fino in fondo questo cammino,
attraverso il black-out della voce mi è stato “detto”
di mettere in piedi altre forme di comunicazione,
di sperimentare nelle viscere quello che era puro principio,
di riorganizzare mente e corpo …
con la respirazione del prana e poi solo il mio fiato, le mie gambe,
con le nuvole e il mare testimoni partecipi del mio processo di ristrutturazione
..la voce, sotterrata come l’ascia, pian piano ricomincia a bussare per venire fuori,
e di giorno in giorno sembra colorarsi di timbri e armonici …nuovi di zecca….”
Ti penso e riesco solo a ricordare le risate a crepapelle di tanti bellissimi momenti passati insieme, e per ridere di nuovo insieme a te rileggo le pagine che ci hai regalato giusto un anno fa (articolo del 31/08/2012 Visto l’avvicinarsi del 2 settembre..)
Mentre condivido con te alcune sensazioni:
“… mi vado sentendo meno soldatino esseno e più cittadino del mondo…”
Trovo anche nelle tue righe un modo tutto tuo di definirti, ma che ci lascia un grande augurio:
“…Per il superlatitante venuto dal Sud:
evitante, non integrato, irrispettoso,
incapace di comprendere il senso e lo scopo delle riunioni …..
… che sollievo per me sapere di non essere perfetto e di non piacere al modo intero, mi dà molta pace interiore
ed è la stessa PACE che invoco per tutti!…”
Ciao, insostituibile Paolo